Per la gestione o il lancio di un blog non si può prescindere dalla creazione del Piano Editoriale (o PED). Ma che cos’è, a cosa serve e come crearlo?
In questo articolo puoi imparare:
- Definizione di Piano Editoriale
- Perché fare un Piano Editoriale
- Come fare un Piano Editoriale
- Come capire cosa scrivere su un blog
- Quali informazioni riportare su un Piano Editoriale
- Modello di esempio di Piano Editoriale
Cos’è un Piano Editoriale
Il Piano Editoriale di un blog o calendario editoriale è, per definizione, uno strumento che serve a pianificare e gestire la pubblicazione dei contenuti online. Si tratta di un documento o piattaforma la cui struttura varia a seconda delle necessità e della tipologia del progetto editoriale.
Perché serve un Piano Editoriale
Prima della creazione del PED è necessaria una strategia a cui fare riferimento per strutturare l’attività editoriale o renderla più incisiva. Obiettivo primario del Piano Editoriale è infatti una gestione efficace della Content Strategy, ovvero quell’insieme di metodologie attraverso cui pianificare e creare contenuti digitali con lo scopo di raggiungere obiettivi misurabili.
Avere un Piano Editoriale per il tuo sito è quindi utile a:
- calendarizzare l’attività di produzione dei contenuti;
- creare contenuti per il target di riferimento;
- costruire un sistema sinergico tra le diverse figure professionali coinvolte nel progetto.
Quali informazioni raccogliere in un Piano Editoriale
Le informazioni da esplicitare all’interno del Piano Editoriale possono dunque essere numerose ed è consigliabile organizzare in modo tale da garantire la massima sinergia tra tutti gli attori in campo.
Generalmente, il PED di un blog presenta al suo interno alcune indicazioni essenziali relative agli articoli:
- data di pubblicazione;
- topic di riferimento;
- keyword principale e keyword correlate;
- titolo;
- status dell’articolo (ad esempio: contenuto in lavorazione, pubblicato, in attesa di approvazione);
- categoria / sezione / rubrica del blog a cui il contenuto è destinato;
- altro (ad esempio: scelta delle immagini, owner delle attività, riferimenti alla programmazione dei contenuti sui canali social).
Template di Piano Editoriale da scaricare gratis
Hai bisogno di uno schema di partenza per creare il tuo Piano Editoriale?
Ecco un modello di calendario editoriale per il download utile come base da personalizzare a seconda delle tue esigenze.
Se stai pensando di attivare un progetto editoriale per il tuo business raccontaci di più, possiamo fare molto per la tua content strategy.
Cosa scrivere su un blog: la risposta è nella domanda
La buona notizia è che per capire di cosa parlare non siamo soli con la nostra fantasia. I dati ci vengono incontro e sono la base per elaborare il nostro Piano Editoriale. Prima di immaginare spunti del nostro blog è innanzitutto necessario avere chiari alcuni aspetti
- Quali sono i miei obiettivi di business?
- Qual è il mio target di riferimento?
- Quali sono gli interessi dei miei utenti?
- Quali argomenti voglio presidiare?
- Rispetto ai competitor, quale valore aggiunto posso fornire al mio target?
Definiti questi elementi strategici, per proporre contenuti rilevanti per il target individuato, va intrapresa una fase di analisi.
Definire i “talking points” di un contenuto
Partiamo della keyword research, uno dei pilastri su cui si poggia la metodologia SEO (Search Engine Optimization). La ricerca di parole chiave è un processo fondamentale per la visibilità dei nostri contenuti online, che consente di analizzare il bisogno informativo degli utenti e di intercettare le query, ovvero i termini di ricerca utilizzati sul web.
Affinché un articolo ottenga un buon posizionamento tra le pagine dei risultati di ricerca, il suggerimento è quello di identificare un topic target, stella polare per lo sviluppo dei contenuti, e dei sotto-argomenti o argomenti correlati, utili a trattare il tema scelto in profondità, ad essere esaustivi e a definire i punti strutturali del nostro discorso.
Esempio (facilitato) di analisi delle ricerche
Per scrivere questo articolo abbiamo esplorato il mondo delle keyword “piano editoriale blog”. Durante la nostra analisi, emerge che le ricerche degli utenti legate a questo argomento vertono sul seguente set di argomenti:
- come fare un piano editoriale
- calendario editoriale blog
- piano editoriale definizione
- piano editoriale SEO
- piano editoriale esempio
- piano editoriale schema
- piano editoriale template
- cosa scrivere su un blog
Con il contenuto che stai leggendo, stiamo dunque cercando di soddisfare il bisogno informativo individuato da questa analisi delle ricerche e fornire agli utenti informazioni utili.
Cosa interessa al tuo target?
Analizzare “la domanda”, quindi le richieste che milioni di utenti pongono a Google ogni giorno, è un’attività che richiede del tempo, strumentazioni utili – non gratuite – e la capacità di analizzare e leggere il dato per poter fare scelte corrette. Investire sullo sviluppo di contenuti per un sito o un blog, infatti, è una attività premiante ma solo se la direzione intrapresa è quella corretta.
Gli strumenti della SEO sono in grado di restituire indicazioni sulle keyword che vogliamo presidiare: volumi di ricerca, argomenti correlati, nuovi suggerimenti, articoli top performer in relazione alla parola chiave selezionata. Molti di questi tool presentano anche funzioni esplorative preziose per sbirciare le strategie adottate dai competitor e capire come poter fare meglio.
Per individuare argomenti “caldi”, ovvero più legati all’attualità e che registrano una rapida crescita in poco tempo, anche uno strumento gratuito come Google Trends rappresenta un valido alleato.
Il nostro consiglio è combinare all’interno del content mix i suddetti argomenti “caldi” (contenuti trending che presentano alti volumi di ricerca ma in un arco temporale circoscritto, strategici sul piano delle performance) e argomenti “freddi” (contenuti evergreen, forti di un interesse costante e distribuito sul medio-lungo periodo).
Piano Editoriale SEO: fondamentale, ma andiamo oltre
Partiamo da un presupposto che può sembrare scontato: i contenuti del tuo blog non sono raggiungibili solo attraverso la ricerca Google.
Ottimizzare i contenuti in ottica SEO è fondamentale per aumentare la visibilità, ma una strategia di content marketing a 360° può includere altre property digitali, come i social media. L’approccio degli utenti qui è esplorativo: a Facebook non “chiediamo” nulla se non attraverso una personalizzazione dell’algoritmo alimentata dalle nostre preferenze e interazioni. Come facciamo ad intercettare l’interesse degli utenti su questi canali?
Il social listening a supporto del Piano Editoriale
Alcuni tool di social e web listening consentono di analizzare le conversazioni pubbliche degli utenti sui social network in relazione a determinati topic, indicandone anche il sentiment (positivo, negativo o neutrale). Il monitoraggio di questi argomenti viene realizzato impostando un sistema di “cattura” che può restituire ogni giorno migliaia di post inerenti ad un argomento che abbia a che fare con il nostro business.
Il social listening può in questo senso rappresentare un supporto prezioso per strutturare una content strategy in linea con i nostri obiettivi e dare forma al Piano Editoriale del nostro sito.
Rispondere al bisogno degli utenti: il metodo H-EAR
Social insight e SEO possono convivere quindi? Per noi, devono! Per capire cosa è rilevante per l’utente ed impiantare una strategia editoriale, H-FARM Digital Marketing ha implementato e testato una metodologia, battezzata H-EAR, che combina keywords research, social listening.
Attraverso il social listening vengono monitorate tematiche o parole chiave rilevanti per il settore di riferimento, raccogliendo informazioni su argomenti correlati, player di mercato, sentiment e contenuti performanti sulle principali piattaforme social.
Attraverso la SEO invece, vengono raccolte informazioni dalle ricerche degli utenti sul motore di ricerca per definire i principali topic di interesse e i contenuti delle diverse property.
Dal match di questi approcci e con il supporto di tool a pagamento, il metodo H-EAR fornisce tre tipologie di informazioni imprescindibili per la produzione di contenuti e la costruzione di un Piano Editoriale efficace
- Business insights
- Trends
- Sentiment delle conversazioni
Perché investire nell’analisi del bisogno informativo?
Di recente Google ha rilasciato un importante aggiornamento che riguarda proprio la capacità dei contenuti di poter realmente dare un contributo all’utente.
I contenuti non sono tutti uguali: le tipologie per un blog
Una volta stabiliti gli argomenti che andranno a popolare il Piano Editoriale, si definiscono le tipologie e le modalità di fruizione per ciascun contenuto che, ricordiamo, rispondono ad un intento di ricerca.
Ecco alcuni esempi in breve:
- Per un intento di ricerca volto all’approfondimento di una specifica tematica si possono realizzare guide in formato infografica, video o long form.
- Per rispondere a query di ricerca interrogative, si possono utilizzare FAQ e documenti scaricabili.
- Per aggiornamenti e trend, si può optare per un formato articolo, intervista o review.
P.S.: Questo articolo è stato redatto seguendo le indicazioni e i suggerimenti sopra riportati. Se ci stai leggendo, vuol dire che il nostro metodo funziona!
A CURA DI BIANCA CAPUTO
Hai trovato interessante questo articolo?
Possiamo fare tanto per il tuo business e siamo sempre in cerca di nuove sfide. Mettici alla prova, raccontaci di te e della tua realtà!